SCADENZE 2023
Definizione agevolata rottamazione quater
Scade il 30 aprile 2023 la domanda per chiedere la nuova rottamazione quater e pagare a rate, senza interessi e sanzioni, le cartelle esattoriali (anche se ancora non notificate, ma comunque per ruoli consegnati alla Agente della riscossione entro il 30 giugno 2022) dell'Agenzia delle Entrate della riscossione ex Equitalia, comprese le precedenti dilazioni decadute.
Debiti fino a 1.000 euro
I debiti fino a 1.000 euro per imposte e contributi statali notificati fino al 2015 verranno invece stralciati automaticamente. Ogni Ente locale (es. il Comune) invece è stato reso libero di fare le sue valutazioni e quindi stralciare o no.
Operativamente, per evitare pignoramenti, il contribuente è tenuto a pagare le rate in scadenza, fino al momento della presentazione della domanda di rottamazione quater. Da quel momento le azioni esecutive sono sospese.
Domanda
La domanda si presentava secondo un modello scaricabile dal sito internet dell'Agenzia delle entrate della riscossione, sia come documento che come format direttamente compilabile sul web.
Nel documento o nella procedura bisognava inserire a una a una le cartelle esattoriali, con relativo numero, eccetera. Bisogna tener conto che non tutto rientra nella rottamazione quater.
News: semplificazione a favore del contribuente
Un nuovo prospetto informativo sarà presto disponibile sul sito dell'Agenzia Riscossione, sia nell'area pubblica che in quella riservata. Questo documento conterrà informazioni chiave e sarà quindi possibile per il contribuente visualizzare l'elenco delle cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito che possono essere “definiti” e l'importo dovuto aderendo all'agevolazione.
Se desideri ricevere una copia del prospetto informativo, potrai farne richiesta tramite il sito web. Per accedere alla versione riservata del prospetto, invece, dovrai effettuare l'accesso all'area dedicata.
Lo studio Rizzoli assume l'incarico , una volta delegato sul sito dell’Agenzia delle entrate della riscossione, di calcolare il risparmio di sanzioni e interessi, l’ammontare delle rate e l' ammontare complessivo della rateazione.
Infatti, anche se è vero che il risparmio di sanzioni e interessi è sempre ragguardevole, bisogna valutare se il contribuente è in grado di pagare tutta la rateazione fino all’ultima rata.
Piano rateazione (dal sito web dell’Agenzia delle entrate).
È prevista la possibilità di pagare l’importo dovuto a titolo di Definizione agevolata:
- in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023;
- oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° agosto 2023.
In caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento, la Definizione agevolata risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
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